Putin ordina un cessate il fuoco in Ucraina di 36 ore, in occasione del Natale ortodosso che molti soldati festeggeranno.
“Faccio appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto intestino per un cessate il fuoco e una tregua natalizia da mezzogiorno del 6 gennaio a mezzanotte del 7 gennaio, in modo che gli ortodossi possano assistere alle funzioni il Vigilia di Natale e il giorno della Natività di Cristo”, come dichiara il presidente Putin a Kiev nelle scorse ore.
La fine del conflitto potrebbe volgere al termine nel mese di febbraio. Questa mattina il presidente turco Erdognan, rivolgendosi a Putin, ha chiesto un cessate il fuoco unilaterale, per individuare una soluzione equa al conflitto. Anche Zelensky sarebbe predisposto a mettere fine alla guerra: fondamentale trovare un compromesso in modo da raggiungere la pace.
La richiesta di Putin
Dopo quasi 11 mesi dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, le armi saranno lasciate a terra per 36 ore in occasione del Natale ortodosso che inizierà domani. Questa la richiesta di Putin a Kiev, “in considerazione del fatto che un gran numero di cittadini di fede ortodossa vivono nelle zone di combattimento”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, di ordinare il cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto tra le parti in Ucraina dalle 12 di domani 6 gennaio, alle 24 del 7 gennaio.
Eppure il governo ucraino non ha mostrato nessun segno di concessione nei confronti della Russia alla sua richiesta, “poiché gli attacchi russi con missili, droni e artiglieria contro civili e infrastrutture critiche sono continuati ad alta intensità durante il periodo delle vacanze invernali”.